La madre di tutti gli scheletri


Finalmente Berlusconi ha detto la verità, riuscendo a vincere la sua natura di mentitore compulsivo. Finalmente si è detto stanco dell'ipocrisia che lui stesso ha tenuto in piedi per tanti anni: quella di voler conservare l'assetto istituzionale e sostanziale della democrazia italiana, introducendovi solo alcuni correttivi. Ora non più: la commedia dei servi e gli alibi degli avversari sono caduti. Fanno la fine che si meritano anche i terzisti veri o presunti: lo scontro è diretto, non più tattico o sottopelle, non più solo incipiente come accade ormai da un decennio. Lo scontro fra una repubblica europea e un peronismo sudamericano è ormai in ballo, chiara e definita non più dagli avversari, ma dal protagonista stesso.
Da ora in poi, nonostante le giravolte, le smentite, il vittimismo, le deviazioni ed elusioni mediatiche non si può far più finta che Berlusconi non sia Berlusconi e soprattutto che l'anti berlusconismo sia una sorta di variabile sospetta, inarticolata e perdente dell'opposizione.
Resta da capire perché tutto questo sia arrivato ieri e non sei mesi fa oppure fra un anno. Certo c'è la crisi economica che rischia di appannare il consenso, c'è il rischio di episodi franosi nel centro destra, ma la ragione principale temo che risieda nel fatto che le rivelazioni di Spatuzza, considerate così innocue fino a qualche giorno fa, ciò che potrebbero dire i Graviano e le dense ombre che dall'Utri si allungano su Arcore, siano la chiave di questo salto del fosso. L'impressione è che si stia arrivando pian piano, attraverso vie traverse e resistenze di ogni tipo, alla madre di tutti gli scheletri nell'armadio. Insomma ora o mai più.
Soprattutto non si può più far finta che tutto questo sia in contrapposizione con i problemi "reali" del Paese, con le difficoltà di milioni di famiglie, con assetti produttivi e strutture economiche che ormai tengono a fatica il mercato. Se qualcuno voleva aggirare il problema Berlusconi nel tentativo vetero d'alemiano di attrarre parte dei moderati, viene oggi ridimensionato dallo stesso Berlusconi.
Ora o mai più non vale solo per Silvio, ma soprattutto per l'opposizione.


Alberto Capece Minutolo