Le foto sparite


Che le foto di Berlusconi ferito siano sparite dal web ci dice due cose. La prima è che siamo in una situazione di emergenza democratica, un gradino sotto alla Cina, se proprio ci va bene. Chi ha cancellato le immagini? Che rapporti ci sono tra Google e il governo italiano? Sono per caso le stesse che intercorrono tra Pechino e il motore di ricerca più gettonato? Abbiamo un web birmano? Sono interrogativi inquietanti tanto più che Google è anche una delle maggiori piattaforme di blog e si appresta ad invadere il mercato con un suo sistema operativo che naturalmente privilegerebbe intrinsecamente i contenuti, le notizie e la pubblicità che corrono sulla sua piattaforma. Non si può lasciar cadere il silenzio su quanto sta avvenendo: Google deve dirci se vuole una rete prona ai più disparati poteri o una rete libera.
La seconda cosa è la contraddizione tra un premier che vuole fare la vittima e la misteriosa scomparsa delle immagini di San Silvio che dovrebbero attestarne il martirio ed essere testimonianza sanguinante e simbolica dell'odio propalato contro di lui. Però lo confesso: il fatto che fossero state diffuse in così grande quantità mi aveva lasciato perplesso perché un leader non ha piacere di essere ripreso con la paura negli occhi, sconvolto e smarrito, in una situazione di debolezza, insomma. E di fatto non avviene quasi mai in nessuna parte del mondo che esse compaiano dopo attentati o semplici fatti spiacevoli, com'è in definitiva, quello di Milano. La sequenza dell'assalto di Tartaglia non può eliminare con nessun trucco il terrore che zampilla ancor più evidente del sangue. Un terrore sproporzionato al fatto in sé che magari nell'immediato può raccogliere empatie, ma alla lunga rimanere testimonianza di una inadeguatezza, di una fragilità inammissibile nell'uomo che può tutto, che se ne frega degli altri poteri, nello sfrontato seduttore di donne a pagamento. Lo trasformano in un capitan Fracassa.
Et voilà le foto spariscono. Ci sono arrivati anche ad Arcore.


Alberto Capece Minutolo