Ma il cielo è sempre più blu

Ispirata  dalla presentazione di Shock Brasil

in Piazza del Popolo a Roma il 28 giugno

(da cantare sulle note della omonima canzone di Rino Gaetano)


Chi era in giro con gli amici in Umbria

e chi si godeva la sua villa in Sardegna;

chi l’attico in quel di Narni,

gli amici in quel di Viterbo e Urbino,

o i nipotini nelle campagne di Veroli;

chi si deliziava in barca nei mari della Grecia

e chi era in vacanza con gli amici a Maratea;

chi aveva il marito a Cagliari

e chi era troppo lontano, in Australia, a Sidney;

chi è dovuta per lavoro rientrare a Perugia

e chi il giorno dopo doveva partire presto per L’Aquila.

Tanti avrebbero proprio voluto

e non hanno assolutamente potuto:

ma il cielo è sempre più blu…


Chi è venuto insieme alle figlie piccole

e quelle mai si sono così divertite;

l’amico che è arrivato da Sacrofano

in pieno trasloco e malgrado il piede rotto,

ha concentrato il suo regalo,

le sue ruvide affettuose carezze,

in tre minuti di magnifico intervento.

C’era una piccola coda di brasiliani

della comunità romana che con gli occhi lucidi

chiedeva una foto di gruppo 

e la firma su una copia del libro:

e il cielo è sempre più blu…


Poi c’è Dalia, irakena che ha cantato la bossa nova

con una saudade così dolce e intensa

da far pensare che il passaggio dal Brasile

le servisse per rientrare in Iraq;

e poi Pedro e Max chitarristi e percussionisti

cariocas prodigiosi.

E c’era Marcia Teophilo poetessa travolgente

come una amazzonica forza tellurica,

e Gian Luca Bondi, corroborato la sera prima

dai premi per il suo teatro,

che nella lettura di pagine del libro

ha dato di sé il meglio,

e mio figlio Roberto che in compagnia

di due giovani amiche

ha ripreso e registrato per la storia il tutto:

e il cielo è sempre più blu...


Sì, certo, la questura che ama tanto la cultura

alle undici in punto ha tolto la corrente

mandando tutti a letto:

ma intanto, per un’ora, oltre cento persone

hanno ascoltato attente e riflessive,

si sono emozionate e divertite

tra decine di gazebo frementi

come candide ali di farfalle 

nella cornice emozionante di Piazza del Popolo

ai piedi delle fontane del  Pincio.


E’ stata una serata praticamente perfetta

finita tra le braccia fiorite del terrazzo di Cecilia

sotto la volta stellata di un magnifico cielo

tra chiacchiere, risate e spaghetti aglio e olio  

innaffiati di ghiacciata e ardente caipirihna.

.

Malgrado il rammarico per gli amici assenti,

compensati dai molti e curiosi nuovi

e dal calore di quelli presenti,

siamo stati insieme così bene

che alla fine non volevamo lasciarci più.

E il cielo è sempre più blu.


Gian Carlo Marchesini