Simpatia per il diavolo
Siamo passati dalla simpatia per il diavolo
degli anni Sessanta e Settanta,
alla compassione per l’odierno tirannello
del cavolo.
Eravamo schietti e liberi allora,
dovremmo diventare ipocriti ora?
Una montante marea
di collettiva e libertaria energia
è stata deviata e canalizzata
dalla logica capitalistica della competizione individualistica,
da un rozzo e fetente razzismo leghista,
da un reazionario bigottismo alla Radio Maria.
Sii libero e creativo! Produci e consuma di più!
Siamo entrati come treni nella notte
di una nuova e più sofisticata schiavitù.
Un terzo di evasori ricchi.
più un terzo di ignoranti televisivi sciocchi,
e che il restante terzo si impicchi.
Urgono nuove rotte!
Ma qui e ora, non in Bolivia, nel Chiapas e in Venezuela…
Altrimenti arriverà di delitti e stragi l’ennesima sequela.
Gian Carlo Marchesini