Ieri sera al Ballarò di Floris mi sono divertito assai!
A parte il beffardo e dinamitardo show di Crozza,
che non mi perderei mai,
c’erano sciolti nell’arena cani feroci e lupi
in sintonia con questi nostri tempi cupi.
C’erano facce di killer patibolari,
vero concentrato di fiele e rancore,
servi cui mancavano solo divisa e alamari,
comparse e guitti del film “Dalla Cina con furore”.
A far da cornice e sfondo ai nostri malavitosi eroi
facce ebeti di oche giulive, espressioni serve e corrive,
invecchiate sorelle Bandiera e gemelle Kessler redivive
attorniate da espressioni compunte di ruminanti buoi.
Ogni tanto, dalla finestrella in alto,
con una faccia mesta da pesce bollito,
c’era chi snocciolava in percentuali e voti
lo stato della Nazione, il parere enigmatico e scipito
di folle di fantasmi idioti.
Ma il vero colpo di scena – udite! udite! –
è stato il Massimo Gesù, che uscito
dalle solenni posture dell’ultima Cena
ha indossato i panni dell’irato giustiziere
e cacciato mercanti e killer dal Tempio
lanciando un anatema – andate a farvi fottere! –
insieme sublime ed empio.
Gian Carlo Marchesini