Costa Azzurra
Stanno in fila obesi e guerci
alle casse di un ipermercato,
i carrelli rigurgitanti merci.
Espongono trippe gonfie
e le rughe meglio abbronzate del pianeta.
Si muovono con la grazia di lemuri
curvi sotto il peso di ventri gonfi
e dal vuoto di cervelli a dieta.
Non siamo in piena Suburra,
ma dentro un enorme centro commerciale
di una cittadina della Costa Azzurra,
che da paradiso terrestre è stata nel tempo trasformata
in rutilante luna park, villette a schiera,
e universale consumistica carnevalata.
Arrivano qui a svernare a sciami
i ricchi di tutto il mondo,
riservandosi come al solito i migliori rami.
I giovani inforcano rombanti motociclette
ed esibiscono pelli tatuate su molli pancette.
I vecchi si trascinano sempre sul punto di svenire,
sorretti dal conforto di carte di credito a mai finire.
La Costa Azzurra è diventata in realtà
la messa in scena di un dantesco girone infernale:
l’avidità sotto forma di imperversante obesità.
A far da contraltare,
ogni tanto qualcuno pedala in bicicletta,
o corricchia con lo sguardo torto e assente
del penitente. Ma, è scontato,
sempre con indosso un completino sportivo
esibito con narcisismo sfrenato.
Si salvano ancora, apparizione inaspettata e inaudita,
le famiglie di africani e latini, di asiatici e di bimbi
in canotta e infradita.
Si muovono dentro un’aura di composta dignità,
in un alone di alterità
che è in loro cifra e stile di vita.
Questa è la parte del mondo
dove i più ricchi vengono a godersi gli ozi:
perché la crisi produce milioni di poveri persi
privi per piangere anche degli occhi,
ma a una minoranza regala denaro e sesterzi,
mense imbandite e rutilanti balocchi.
(Ma a pochi chilometri da qui, in alto sulle colline,
su cinquanta ettari di macchia mediterranea,
sorge e vive la comunità del Buon Fine.
E’ l’incarnazione di un modo di vivere insieme
sano e sobrio, essenziale e solidale.
Si ispira a principi di fraternità universale.
Da una parte la città dello spreco e della follia,
dall’altra, in concreta proiezione futura,
e in grande afflato con la natura,
la vita di comunità in armonia).