Pathos Berlusconi
Rischio
attentati. Conflitti interni al partito. Attriti continui con Fini.
Coinvolgenti storie di mafia. Va avanti il divorzio in famiglia e non
c'è accordo per l'eredità. E forse sta pure male. Male?
Le sue emittenti recuperano audience. Il fratello Paolo è
servito con il passaggio alla tv digitale. La mafia viene ripulita
dai vecchi boss con operazioni dei servizi ligi allo Stato. Sembra
infastidito dall'obbligo di dormire protetto dalle istituzioni. Sì,
'ghe pensi mi', ultimo per onestà e correttezza, non sopporta
vicino altri che i suoi, e sono suoi solo se li paga di tasca sua. E
viste le tasche e il portafogli non ha problemi se non con le
istituzioni. A lui istituzioni e Stato servono asserviti, o meglio lo
Stato non c'è più, c'è lui e qualche cordata ora
favorevole ora contraria alla sua marcia. Il suo calcolatore
biologico è al massimo: ora darà il meglio di se, ne
vedremo delle belle e rimpiangeremo il Berlusconi passato. Non
abbiamo ancora ben bene capito che significa consegnare tutto il
potere, sia politico sia economico, a una singola persona. Abbiamo
una possibilità, che sia vera una , una sola di tutte le cose
dette, che il male lo stia riconquistando e lo conduca all'ultima
dimora. Poi...
beh, poi non sarà la rivoluzione:
riprenderemo ad essere un comune paese disgraziato con una chiesa
troppo ingombrante e un governo litigioso, ma sempre meglio che
mafioso.
Ricc
Sabba