Che palle!
Non sono interessato alle esperienze sessuali dei politici o esponenti della cultura o quant'altri. I giornalisti sono i più vicini ai politici nel creare cultura senza qualità per la nostra società, e fra loro si passano palle di merda: due settori organici al più basso livello. Due settori strapagati per fare male. Al di là del nuovo potere mediatico, sostanzialmente in mano a una sola persona, il paese si regge sul 'nero', cioè sul potere di tre aziende, mafia, ndrangheta e camorra, e tutto su un fondo culturale integralista, eredità di una chiesa onnipotente che, in duemila anni, è stata nei fatti contrastata solo nella seconda metà dell'ottocento dalla lobby massonica che ha unito l'Italia. Delle tre aziende dette, la prima si dice abbia un giro d'affari come la Fiat e le altre due si pongono fra le prime venti italiane. La giustizia ha individuato collaboratori mafiosi del capo del governo e, per quanto riguarda lui stesso, sappiamo come è andata. Per altro è certo che gruppi economici di tale presenza sul territorio abbiano loro esponenti in tutti i palazzi del potere. Ora, ci dobbiamo preoccupare di escort o insistere per capire l'origine delle fortune del presidente? Il sesso non è forse la sua carta vincente per foraggiare in TV un'opinione pubblica di bassissimo livello culturale, come è la sua base di elettori, ancora straripante di cattolica ignoranza? Le dispute fra la destra e la chiesa non sono forse ulteriore emarginazione della già inesistente opposizione? O le ombre della sinistra, l'opposizione, siccome non sanno cosa dire e cosa fare, lasciano che l'argometo del giorno rientri nel calderone della condotta morale, sempre tanto a cuore a quel fondo culturale, il potere politico più antico del paese, quello clericale... e se la cavino loro?
ricc