Cronacheodiofantascemenza |
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Tutte le annualità | |||||
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Nella corsa alla salvezza (e quindi al rinnovamento) del paese sono assenti parole su una questione che trovo importante, e che amplifica un problema già grave. Il problema già grave è che un parlamento di eletti dai partiti più che dagli elettori poco ci rappresenta, e quindi la prima contraddizione è che il governo tecnico si considera 'controllato' dal parlamento democratico, quando di democratico nella scelta dei candidati eletti c'è poco o niente. Al lato un'altra questioncina si manifesta, ed è lo spazio che la situazione creata offre alla Lega, unica forza che si dichiara di opposizione, e che quindi usufruisce dei vantaggi previsti dalle leggi democratiche, ma il governo democratico non è. E ora arriviamo alla questione nascosta, che mi sembra non affrontata. I parlamentari sono eletti per governare o per opporsi al governo. Che questa dicotomia non si palesi come dovrebbe è questione ormai vecchia, ma oggi la situazione testimonia, dimostra, la resa per incapacità di questi poco signori di gestire la situazione. Bene, non ci rappresentano, hanno fallito e nessuno parla di dimissioni: dove hanno la dignità queste persone? Attenzione, non sto rilevando un problema morale che non ha soluzioni. Quando (mai) si dovesse dimettere un parlamentare, un altro dello stesso partito lo andrebbe a sostituire, questo è già nelle regole vigenti. La conseguenza sarebbe un rinnovamento del Parlamento. Certo, se poi, insieme ai parlamentari che lasciano, anche la legge elettorale fosse onesta, tutti risulterebbero persino scelti da noi... assolutamente troppo, una vera rivoluzione! ricc |
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Se si salva l'Italia si salva l'Europa, se si salva l'Italia si salva il Mondo...ma non è troppa l'attenzione che ci riservano questi signori? Non è forse l'economia, e la cultura che l'ha partorita, che segna il passo? Nostra o loro, la crisi è la stessa, quindi l'impressione è che l'Italia, ancora terra di nessuno, sia ottima per esperimenti, un banco di prova. Gli illuminati del modello occidentale hanno approfittato del nulla berlusconiano per consegnare il nostro paese agli economisti professori, per sperimentare cure e medicine. Un laboratorio 'avanzato' quanto basta per far prove. Una volta i paesi per gli esperimenti erano quelli del Sud america, oggi, portata a zero la politica grazie ai vent'anni del buffone Berlusconi che ha annullato la destra e grazie a una vita e una storia di opposizione catto-sinistra di sottopotere che ha castrato anche il più solido rivoluzionario, il paese e gli italiani tutti saranno premiati con la medaglia di merda di essere i primi a provare una vita da cavie. E se siamo dietro al mondo lo dobbiamo a chi più di ogni altro ha formato (formato?) gli italiani, fatto e disfatto governi e democrazia. Come era chiaro (e semplice) il principio 'il Vaticano brucerà' che si scandiva in canzone come presupposto per la rivoluzione, così è complesso e buio il futuro per noi senza rappresentanti. Ricc |
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Roma, Istituto Nazareth
– 'sacri-f-ici'. |
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Quello che (non) vedete qui sotto è il grande piazzale antistante il complesso ospedaliero Columbus, che è anche il parcheggio di scambio della FM3 fermata Gemelli. Da settimane e settimane è al buio. Prove tecniche di sopportazione? Trend economico? Lampadine fulminate e manca la scala per sostituirle? Amore per il nero del nostro sindaco? Non si trova l'interrutore? Una cosa è certa: sull'altro lato c'è da poco tempo un silos per auto, a pagamento. Ricc |
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A chi capita di leggere informazione scientifica alternativa non succede di innamorarsi dei tecnici. Il miglior tecnico è sempre quello che rispettosamente interpreta e applica le regole approvate e sostenute dai gestori del potere. E questo in qualsivoglia campo. Per dirne una basti pensare al primo dei primi, Einstein, inventore di una teoria insostenibile a detta di numerosi suoi pari. Ora, se chi, come i ricercatori scientifici, continua a dire e disdire, fare e disfare nel tentativo di dirne una giusta, ed ha la possibilitá di sperimentare, simulare in concreto, provare e riprovare quel che dice, perchè mai dovrebbero azzeccarci gli economisti, che per forza di cose sono costretti non a provare ma solo a simulare virtualmente quel che sostengono? Ricc |
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È impressionante la quantità di cazzate che vengono scritte ogni giorno sui giornali. Ed è ancor più impressionante la quantità di ripetizioni che, all'infinito, rendono cazzate anche le cose serie. Un modo per compensare queste immobili sabbie mobili potrebbe essere cambiare testata: oggi Repubblica domani Manifesto poi Corriere della sera al quarto giorno il Fatto quotidiano. Il Foglio no, Ferrara è troppo intelligente, lo capiscono in pochi: ingombrante sotto tutti i punti di vista, viene il dubbio che scelga le sue argomentazioni per nascondere la sua mole. Io sono per manifestare quanto ci passa per la testa quando troviamo un capo e una coda. Se non è così allora scriviamo per noi stessi, per chiarirci le idee, ma allora non c'è motivo di rendere pubblico il nostro soliloquio. Che lo scritto sia un parto, insomma, mentre vedo che in genere si leggono aborti. Non vorrei essere frainteso, non ho da ridire su come scrivono i nostri giornalisti (eccetto i somari), non è qui la ragione dell'aborto. E non è, in realtà, neanche il momento nella maggior parte dei casi, ma piuttosto è la frequenza che è sbagliata, e sulla frequenza non sono loro responsabili. Il problema è come sono fatte le cose, com'è organizzata la nevrosi, collettiva s'intende, dell'informazione. Sono convinto che l'informazione, così come proposta oggi, sia tutta a favore del modello al potere, tutta, compresa quella che diciamo di opposizione. Un po' come dire che per campare bisogna respirare, cosi muoversi nella nostra società, e nessuno più di chi fa cronaca e commenti ne è coinvolto, deve rispettare il modello dell'ossessione. In fondo anche l'aria la insuffliamo nei nostri polmoni con una costanza e regolarità che se pensata ci spaventa! Ecco, in genere l' uomo cerca di modificare la natura, che nelle necessità è effettivamente ossessiva. Nell'informazione no, nell'informazione cerchiamo di emulare la natura. E come è potente questa, così si pone chi scrive tutti i giorni sulla carta stampata o in tv: una forza potente, spesso prepotente...in fondo nella maggior parte dei casi hanno a che fare con gli altri ugualmente sfacciati e prepotenti, con i politici, e con questi così bene o si odiano o si amano. Bell'accoppiata! ricc |
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Il giorno 21 settembre 2011 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Presenti 525 Votanti 520 Astenuti 5 Maggioranza 261 Hanno votato sì 22 Hanno votato no 498). i 22 sono: BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DI STANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI, MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCIPOTI, ZAZZERA. |
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OTTOBRE
2011, APRE IL Circolo Picasso A BRESCIA, via della Valle
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Hit degli slogan dello sciopero generale: I° posto, 'Renzi, il sindaco che la destra ci invidia'. |
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Il paese è 'di merda' secondo le ultime parole del lastier che se avesse aggiunto 'grazie a me' avrebbe dimostrato perspicacia e invece voleva solo liberare il suo intestino. r |
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'La dodicesima notte' al Globe Teatre di villa Borghese a Roma, o che allegria. Il teatro a copia di quello sakespeariano di 400 anni fa, costruito nel 2003 complice Veltroni, ha una struttura che è un ostacolo fisico alla visione ed è quanto di più scomodo si possa immaginare, e non voglio parlare di quanti in platea sono seduti in terra con un cuscino! Brava la compagnia di attori della scuola di Proietti. Sakespeare non c'è più: immaginate quanto diversa sia stata la sua (breve!) rappresentazione con compagnie teatrali di soli uomini abbigliati secondo il ruolo del copione... Oggi è una recita di pruderie moderate da un filtro variabile: pochi anni fa è stata musical erotico, oggi comincia con un lungo amoreggiare e un amplesso accennato. E la durata dello spettacolo si allunga, troppo. Viviamo in un epoca d'oro per il concime organico, e infatti la frutta e sempre piú grossa: usiamola in teatro! ricc
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...<<Figliolo, io guardo questi programmi di merda per illudermi che la vita sia davvero così misera; che essa non sia amore, e bellezza, e ingegnio, e sfide, e conquiste, e natura, e mare e vento e barche a vela, ma una squallida faccenda di rancori, pettegolezzi, paura e puzza di chiuso, come la riducono qua. Così, capisci, mi viene più naturale lasciarla.>>... Tratto da: Profezia di Sandro Veronesi. Ed. Corriere della sera 2011 |
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Domenica 21 agosto, ore 23 e 56: in onda uno Speciale Tg1 sull'eredità dei numerosi ed estesi crimini del franchismo e le difficoltà attuali per farli emergere. Nulla di nuovo ma ben raccolto e ben proposto. Un'ora di buona tv da non perdere, che, per forza di cose, è firmata anche da Minzolini... ma... Minzolini l'avrà vista o è sfuggita ai suoi controlli? Serve per confondere il giudizio su questa persona, oppure tutto si regge se la messa in onda è tra mezzanotte e l'una? |
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Una settimana in viaggio su una Lancia Musa modello base con cambio automatico. Che pena! Apri gli sportelli e non c'è una pausa che consenta di fermarli parzialmente aperti; i parasole c'è solo un modo per definirli, ridicoli; l'impianto di condizionamento scarica la condensa sui piedi del passeggero davanti, ha quindi una doppia funzione, rinfresca l'aria e consente un benefico pediluvio; il consumo entro le velocità di codice non va meglio dei 13 km/litro (il motore è un 1400); il cambio automatico, in condizioni di basso rumore dell'ambiente, risulta rumoroso come un vecchio catenaccio; la portiera del bagagliaio succede che si chiuda bene, basta tentare e ritentare; l'apertura a distanza funziona quando sei addosso all'auto, diciamo 5 metri, quindi si perde l'unica grande comodità di questo comando che fa fare l'occhiolino alla tua auto tra cento. Va beh, sto in vacanza...ma mi sa che stavano in vacanza anche gli ingegneri quando l'hanno progettata! ricc |
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Cortigiani, vil razza dannata! Verdi aveva le idee chiare dell'Ottocento, secolo senza mezzi toni. E certo il crimine oggi passa con sfumature che lo rendono soft, in alcuni casi impercettibile. Sia Repubblica sia Corriere trovano spazio per una foto di Berlusconi agostano che il quel di Porto Rotondo é attorniato da persone sorridenti se non festanti. Oggi non viene neanche in mente il termine cortigiani, piuttosto li definiamo dementi o deficienti, ma... la pubblicazione della foto come va considerata? a chi, a che serve quella foto? favorisce o frena il potere del più potente in un momento di suo declino? che 'qualità' di cronaca propone? la fotografia è l'arte della mistificazione e del falso non meno della parola, ha ben ragione Ando Gilardi nel suo Meglio ladri che fotografi. E nell'insita truffa fotografica sfugge ai commentatori dei due giornali l'aspetto del fenomeno da baraccone attorniato da curiosi piuttosto che da supporter o fan. Intendiamoci, quei curiosi sempre un po' deficienti rimangono, ma siamo in piena estate e il sole può dare alla testa. ricc |
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La comunicazione lo direi un pregiudizio culturale. Gli insicuri lo manifestano verso se stessi e i presuntuosi quindi prepotenti verso gli altri. Parte dalla perdita di vista dell'intima uguaglianza biologica degli uomini di questa terra. 99,99% di biologia in comune, e chissà che quell'uno per diecimila che resta non sia un errore di valutazione o di calcolo. Questa inezia distingue, distinguerebbe, le culture, e, all'interno di ciascuna cultura le differenze, che sono differenze sociali, quindi di vita. Come si regge la bolla? Perché non esplode? Forse per il non detto. Tutti i nostri scambi si fondano su quel che riusciamo a dire, che investe una parte minima e condizionata del dire, predisposta al falso, opportuno, adeguato, e inesorabilmente piccolo, minimo, che arriva o comunque può arrivare raggiungendo il suo scopo contingente, mentre il grosso, tutto il resto, non si manifesta nella comunicazionze verbale ma in quella animale, che attiene alla vita, alla natura, cioė biologica appunto, più probabilmente completa. È un po' come nella scienza dove sappiamo interpretare tutto quello che pensiamo di saper interpretare sempre sapendo di avere sconosciuta la piú gran parte della materia. ricc |
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A villa Pamphili, Roma, lirica proposta con un titolo da tema di licenza liceale, 'La tradizione del melodramma nell'Italia del XIX secolo'. Non sono un melomane ma ho apprezzato l'orchestra, non il tenore, forse non in serata, intermittente la soprano, il baritono Massimo Simeoli non l'ho trovato nel primo pezzo (Macbeth di Verdi) ma ha cantato bene quanto è seguito. Ho apprezzato senza riserve la voce di Stefania Scolastici, contralto: un vero piacere. |
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Prima il folle commento di Borghezio sui fatti di Norvegia, poi i medioevali consigli di Alemanno alle donne romane. Dulcis in fundo Tremonti scrive al Corriere che l'alloggio va bene pagarlo in nero. Tutto in pochi giorni. Da dove vogliamo cominciare? |
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Qualche tempo fa De Rita dette numeri sull'argomento, ma i numeri sono amici di pochi. Qualche settimana fa De Mauro ha detto con poche chiare parole che in Italia ogni anno 200mila ragazzi abbandonano la scuola dell'obbligo e che l'analfabetismo torna a essere diffuso nel nostro paese. In questi ultimi giorni qualche altro ha ripreso il filo e insistito su questa sempre più diffusa ignoranza. In Italia passeggiamo sull'orlo di un buco nero. |
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Il cimitero di Praga, due parole sul malloppo. Si tratta di una grigliata di carni che ho trovato troppo insaporita, pilottata, guarnita. Manzo, maiale, pollo, tacchino, no vitello, no agnello, i personaggi sono tutte bestie adulte e stoppacciose. Il documento dalle mille versioni riproposto e riconfezionato mi piace, il dedalo costruito intorno mi affatica. Nell'avvio descritte diverse ricette, poi il tormentone si perde per riemergere sul finale a tentare di insaporire la pietanza. Stessa funzione ha l'insert dell'isterica, un unodue erotico-perverso che fa cilecca: forse la sessualità si inserisce male in un tritacarne. Quel lirismo che fa volar le pagine in lettura e che lascia un suono più che un concetto, assente. Parafraserei l'inizio di uno degli ultimi capitoli dell'autore per dire 'Caro Eco, la vostra ultima opera assomma una incredibile quantità di eventi, (prima di congedarvi ben lo dichiarate voi stesso e col dubbio mostrate l'ansia) ed è chiaro che mentre voi vivevate quelle vicende io ne vivevo altre.' Nel caos ogni uomo sceglie se stesso. ricc |
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Ce ne fosse uno capace di dire a chiare lettere che è l'economia capitalista al fallimento. Non parlo di chi ci rimette capitali ma degli altri, di quelli poveri che con le magie dei lustrini si sentono ricchi. Ecco, la popolazione occidentale è assimilabile alle tribù africane dei secoli della colonizzazione dello schiavismo delle perline colorate. Siamo tutti come antichi africani, contenti delle cazzate che ci propina il consumismo così tanto che, anche quando non ce le propina più, speriamo torni a fornircele con la stessa larghezza dei periodi di abbondanza. Nel film Ventagli segreti ho sentito un altro respiro, è forse documento di riproposta dei principi del confucianesimo, quindi un film istituzionale se visto con gli occhi del cinese. Forse in Cina l'hanno capito. E perché Marx non abbia funzionato forse l'ha detto lui stesso quando ha parlato di sottoproletariato: sì, certo, crimini e burocrazia hanno fatto il mostro, ma quando non si individua più il datore di lavoro come si individua il proletario? E ancora, a onor della realtà, c'è da chiederci se è la globalizzazione che ci ha reso sottoproletari, o africani dei secoli passati, oppure la tecnologia assoggettata al mercato... e già vedo con la fame le collanine dell'occidente fatte di componentistica hi tech vendute da qualche ong orientale, che tra cent'anni ci aiuterà a sopravvivere con i nostri prodotti di discarica. ricc |
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Mi torna in mente un francese sui settanta che, un mesetto fa, con moglie al seguito, tenta di salire su un treno locale stracarico. Fallito un ingresso, riesce a fatica nel seguente, dove mi trovavo, e esordisce a mezza voce Les italiens, hommes de merd! Perbacco, mi dico, lo vorrei conoscere... e comincio a cercare il suo sguardo fino ad inserirmi prepotentemente tra lui e la moglie, ma nulla, i suoi occhi vagano senza meta pur trovandosi a pochi centimetri dai miei per oggettiva mancanza di spazio. Dispiaciuto, ho cercato una ragione nella mia testa e, applicando i suoi criteri di valutazione, sono arrivato a due soluzioni: o i francesi sono come gli italiani o era un nostro oriundo. Resta che quel tipo, diciamo un po' impulsivo, ha reagito come ha reagito a una condizione quotidiana, abituale, per chi prende i treni della linea Viterbo - Roma. Meglio lui o meglio noi silenti e acconsenzienti? |
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Penso che il berlusconismo si sarebbe potuto prevedere. In una società dei consumi e dei bisogni inventati che si trova in una fase di declino economico è un bel sogno considerarsi privilegiati. |
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Primo, andare a votare. Secondo, votare 4 sì, per evitare di essere pelosi. |
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http://www.presseurop.eu/it/content/article/706291-l-uomo-che-frego-un-intero-paese |
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Qualche giorno fa sono incorso nella disgrazia di seguire in tv Severino interrogato da Fazio. Il filosofo a ripetuto che gli uomini hanno paura della morte. Morte, senza specificare secondo quale percorso. Per fortuna non sono un filosofo e distinguo, perché la morte secondo natura fa paura a chi resta, perché chi muore o, come nel caso dell'infarto, non ha tempo per soffrire, oppure il male che porta alla morte secondo natura col passar del tempo diventa insopportabile insieme alla vita che non è più vivibile. Altro è la morte secondo cultura, quella corrente. Questa sì che fa paura, anche a chi la vive: non solo quando è uno schianto tra lamiere, quando una violenza tra macchine di lavoro, ma anche quando la natura non fa in tempo a seguire il suo corso e finiamo nelle mani dei medici, e il nostro corpo diventa banco di prova delle aspirazioni della nostra cultura, non più corpo umano ma selva di tubi e sensori, valvole e rilevatori. Questa morte non fa paura, di più. È un orrore. Ricc |
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Roma 19 maggio, pomeriggio. Salta l'orario dei treni FM3, ritardi di 40 minuti e più. Sembra la ragione sia un morto sulle rotaie alla stazione S. Pietro e la situazione è quindi comprensibile. Incomprensibile la mancanza di ogni comunicazione nelle stazioni, tutte servite da impianto di diffusione fatto per questo scopo. |
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Seguendo il film del debosciato e potente socialista francese, sentiamo che il suo avvocato ha chiesto l'immunita perché presidente di una organizzazione sovranazionale. La risposta della polizia è stata che questa immunità spetta solo all'Onu. Fatemi capire, significa che il direttore dell'Onu si può scopare le inservienti senza alcuna conseguenza? |
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Ricevo e pubblico - REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO Il
referendum avrà quattro quesiti, uno più
importante dell'altro. |
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La Moratti, una donna tutta borsetta e borsellino. Oggi, in tv contro Pisapia, la scopriamo disinformata, e passi, ma anche vigliacca. |
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RICORDIAMOCI CHE IL 12 E 13 GIUGNO SI SVOLGERA' IN TUTTA ITALIA IL REFERENDUM CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA – ANDIAMO A VOTARE!!!
Ricevo
e pubblico - 20 aprile 2011 - Ciao a tutti. Confermo la
necessità di questo passaparola, aggiungendo che si
tratta di informazione per riaffermare i diritti
costituzionalmente garantiti. Il dramma è che sembra la
maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto
sta avvenendo. Quello che vi porto è solo un piccolo
esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale
e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un
programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per
parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e
chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. È arrivata
una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato
con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare
l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà
il referendum), quindi il programma è saltato e il mio
intervento pure.
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6-7 maggio 2011, esposte al Punto estatico le nuove tavole 'n' dimensioni dal titolo 'Interno con svista' |
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Habemus Papam, un buon film. Non mi ritrovo quasi mai nelle considerazioni dei critici, sono convinto che l'autore punti al suo obiettivo alla pari del fruitore che analizza attraverso i suoi riferimenti. È un match tra il messaggio proposto e quello ricevibile dal fruitore e non ci sono terzi incomodi. Trovo che il film di Moretti presenti due punti: la dissacrazione delle gerarchie ecclesiastiche e la dissacrazione degli autoreferenziati testimoni della laicità, gli psicoanalisti. Nel film nessuno è adeguato al suo ruolo. E se il Papa cede e rinuncia e il titolo del film moltiplica il suo significato (abbiamo, finalmente, un papa, il Papa, nuovo), lo psicoanalista si risolve in un buon allenatore di pallavolo. Il film non mi è sembrato fluido, omogeneo, ma piuttosto accidentato, come un quaderno squinternato. Anche questo contribuisce, anzi costruisce, inadeguatezza, un'aria anarchica, nel senso più nobile del termine, che aleggia sul film: l'unico riferimento è l'umanità dei personaggi, sempre mostrata. Insomma, una finzione che mostra individui umani, contro una vita quotidiana che mostra persone, cioè maschere teatrali, costruite, false. Ricc |
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...<<A partire dal 1948 gli Stati Uniti ebbero bisogno di un prestigio culturale internazionale capace di compensare il loro potere militare e politico: era necessario rispondere in modo sofisticato allo slogan 'Yankee go home!'. Ecco perché, negli anni Cinquanta e Sessanta, la CIA sostenne segretamente una miriade di iniziative il cui scopo era presentare la nuova arte americana nel mondo come una promessa per l'avvenire, Trattandosi di opere astratte (fatta eccezione per Kooning), si prestavano a varie interpretazioni.>> Tratto da: Presentarsi all'appuntamento di John Berger. Ed. Scheiwiller 2010 |
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...<<Valga l'esempio di quelle madri disturbate e intrusive che nutrono cronicamente i loro figli con morbose identificazioni proiettive. In esse vi è l'implicita minaccia che, se i figli non incarneranno i vissuti da loro stesse identificatoriamente proiettati, essi 'cesseranno di esistere' per la loro madre. Essi diventeranno inutili, o ne sarà minacciata la sopravvivenza psichica e quindi la madre, o loro, o entrambi, mentalmente, moriranno. È come se queste madri dicessero ai bambini: 'Posso vedere in te solo quello che io ti metto dentro: se non lo vedo, non vedo niente'. I bambini, acutamente, percepiscono questi bisogni della madre e tentano di adeguarsi al ruolo richiesto, non solo per amore della madre, quanto per pura sopravvivenza.>>. Tratto da: L'identificazione proiettiva nella recitazione e nella situazione teatrale di Alberto Angelini. Marzo 2011. Incontro presso la SPI di Roma |
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...<<Hanno il coraggio di raccontarci che lo Stato non è più in grado di sostenere i costi di queste misure per i cittadini (nota: l'autore parla delle conquiste sociali). Ma come è possibile che oggi manchi il denaro necessario a salvaguardare e garantire nel tempo tali conquiste, quando dalla Liberazione, periodo che ha visto l'Europa in ginocchio, la produzione di ricchezza è considerevolmente aumentata? Forse perché il potere dei soldi, tanto combattuto dalla resistenza, non è mai stato così grande, arrogante, egoista con i suoi stessi servitori, fin nelle più alte sfere dello Stato./.../Il divario tra i più poveri e i più ricchi non è mai stato così significativo; e mai la corsa al denaro, la competizione, erano state a tal punto incoraggiate.>>... Tratto da: Indignatevi! Di Stéphane Hessel. Ed. add 2011 |
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...<<Vi rinfresco la memoria: la prima generazione è la bomba nucleare modello Hiroscima a fissione, la seconda è la bomba all'idrogeno a fusione, la terza è la bomba al neutrone, e la quarta è la bomba miniaturizzata. Dalle ricerche è emerso che in alcuni ordigni viene ipotizzata una schermatura di uranio attorno al nucleo esplosivo a seconda del livello di inquinamento radioattivo che è necessario produrre, perché esso non è più un effetto secondario imposto dalla massa critica dell'uranio, ma un effetto primario cercato ad arte. In altre parole, queste piccole nuove bombe potrebbero avere un effetto radioattivo e inquinante relativamente contenuto, forse troppo contenuto...tant'è che vengono appesantite con strati esterni di uranio che aumenterebbero sia l'effetto inquinante sia quello esplosivo.>> ... Tratto da: Il segreto delle tre pallottole di Maurizio Torrealta e Emilio Del Giudice. Ed. Verdenero 2010 |
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Abbigliamento: Milano è la città del mondo dove si spende di più in accessori di lusso (TG1/01.03.2011) |
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Ricevo un sonetto 'del Belli' da Iole. Si tratta di un falso, una pasquinata che sta rapidamente diffondendosi su Internet. L'autore, se capisco ancora ignoto, secondo alcuni non ha fatto centro sul romanesco del Belli, ma ha fatto il centro più importante: i contenuti! Mentre ch'er ber paese se sprofonna |
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Ho inserito un nuovo link a un sito esterno, si chiama EssentialNews. Anche lì il soggetto è la fantascemenza dei nostri tempi, ma è subito evidente che si tratta di uno sciocchezzaio in linea con la civiltà e la cultura anglo-americana, cioè quella di chi gestisce il mondo ed è capace di tenere al loro posto, in piena trasparenza, ogni imbecillità umana, ...o quasi! Noi non ci possiamo permettere questa separazione tanto è paradossale, vischioso, degradante e dannoso il governo berlusconi, e ogni fatto viene trasformato da questo nostro attuale filtro in fantascemenza: nulla si salva, ed è cosa quotidiana. Basti, come esempio di questi giorni, di queste ore, pensare al rinvio del pagamento delle quote latte compensato togliendo soldi alle cure contro il cancro, oppure, a diverso livello, alla risposta del PD all'attacco di Berlusconi contro la scuola pubblica, problema che non è di carattere politico, perché il rispetto della scuola pubblica è a priori e la difesa certo può essere politica, ma subito deve essere istituzionale. Il link è quindi un auspicio per il ritorno a una normalità che ci consenta di distinguere la politica dalle sciocchezze. |
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L'Espresso – Berlusconi pagliaccio, agisce solo nel suo interesse. Le nuove rivelazioni di Wikileaks |
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per /
for: Riccardo Sabbadini |
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