Cronache di fantascemenza 2024
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Stefania Fattori




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16 settembre 1976, la Notte delle Matite.
Il 16 settembre 1976, a La Plata, cittadina vicino a Buenos Aires, la polizia del regime dello spietato Jorge Videla, durante la notte con l’operazione chiamata “La notte delle matite” (ma ricordata come La notte delle matite spezzate), trae in arresto 234 liceali, fra i 16 e i 18 anni.
La loro colpa?
Aver protestato contro l’abolizione del Boleto Escolar Secundario, la tessera che garantiva uno sconto sui trasporti ed i libri.
L’accusa a loro rivolta? “Attività atee e sovversive”.
La vita di 233 studenti fu cancellata. Solo uno si salvò: Pablo Dìaz, che ha potuto testimoniare ciò che il regime Videla fece a quei ragazzi.
Trasferiti nel tristemente noto centro di detenzione Banfild, furono torturati e seviziati per settimane. Senza cibi, acqua, senza coperte, al buio, sottoposti ad ogni genere di violenza. Nessuno si salvò a parte Pablo. Pochi pagarono dopo la caduta del regime.
Si calcola che i desaparecidos argentini furono circa 30.000, un’intera generazione annientata da uno dei regimi più spietati di sempre.
Ancora oggi una piaga aperta per l’Argentina. Un dolore inconsolabile quello delle madri di Plaza de Mayo che ancora oggi continuano la loro battaglia per avere giustizia per quei ragazzi annientati.



"L'8 agosto 1945 rimarrà per alcuni una data intollerabile. Uno sei più grandi appuntamenti dell' infamia fissati dalla storia. I giornali riferiscono deliziati gli effetti della bomba atomica, futuro strumento di polemica da popolo a popolo..
"L'opinione mondiale si era levata fermamente, dieci anni fa, a protestare contro l'uso dell' iprite da parte degli aviatori fascisti scatenati sull'Etiopia. Il bombardamento del villaggio di Guernica, raso al suolo dalle squadriglie tedesche in Spagna, bastò a mobilitare milioni di coscienze giuste.. Poi venimmo anche edotti che Amburgo bruciava dello stesso fuoco di Londra, ci istruirono sui benefici di una nuova tecnica chiamata bombardamento per saturazione, grazie a cui immense zone urbane erano destinate ad un ineluttabile livellamento. Queste pratiche perfezionate, questi supremi raffinamenti nell'omicidio non avevano nulla che poteva rimettere in auge la causa della libertà, il partito dell'uomo. Un giorno, era una città intera a venire ripulita da un raid di terrore. L'indomani, una stazione dove si affollavano migliaia di rifugiati, grazie a un supermirino scientifico, veniva crivellato a morte. Questi giochetti inumani appaiono di colpo irrisori, ora che ha preso servizio la bomba atomica e che dei bombardamenti democratici ne provano le virtù direttamente sul popolo giapponese. Che importa, in effetti, l'assassinio premeditato di qualche decina, di qualche centinaio di migliaia di civili giapponesi.. Tutti sanno che i giapponesi sono dei gialli e, per colmo d'impudenza, dei gialli malvagi..
Ricordiamo bene le affermazioni dell'ammiraglio Halsey riguardanti il popolo giapponese.
San Giorgio esagera. Comincia ad apparirci più ripugnante del drago..
Al punto in cui ci hanno condotto gli ultimi sviluppi della politica e della guerra, è indispensabile affermare che la fondatezza si una causa la si deve giudicare, essenzialmente e innanzitutto, dai mezzi che essa mette in opera..
L'8 agosto 1945 è una delle date più basse della carriera dell'umanità".
Georges Henein, Prestigio del terrore, Il Cairo, 17 agosto 1945 (I libri dell'oroboro-
Colibrì 2007)



Dalla pagina FB Rimedi naturali
monotropa
La Monotropa uniflora, conosciuta come "pianta fantasma" o "tubo morto", è una delle creature più enigmatiche del regno vegetale. Priva di clorofilla, questa pianta non effettua la fotosintesi e, invece, ottiene i suoi nutrienti attraverso una complessa relazione simbiotica con funghi micorrizici, i quali sono a loro volta associati alle radici degli alberi. Il suo aspetto bianco e traslucido, quasi etereo, contribuisce alla sua reputazione mistica, trovandosi spesso nelle profondità delle foreste ombrose.
Adattata ad ambienti con poca luce, la Monotropa uniflora si distingue come un esempio affascinante della diversità e dell'interdipendenza degli ecosistemi forestali. La sua esistenza sottolinea la complessità delle relazioni ecologiche e la sorprendente capacità della natura di evolversi e sviluppare strategie di sopravvivenza uniche in condizioni estreme.

Lo sconfinamento delle truppe ucraine nell'oblast di Kursk, nel territorio ruski, iniziata lo scorso 6 agosto ha perso lo slancio iniziale, nonostante i garruli gridolini di entusiasmo profusi dalla stampa filo atlantica che era arrivata a fare improbabili paragoni con la battaglia di Kursk del luglio 1943. L'obiettivo dell' operazione rimane fumoso e probabilmente, qualunque fosse, non è stato raggiunto mentre le truppe russe sono avanzate velocemente nel Donbass minacciando l'importante nodo strategico di Pokrovsk. La situazione militare ha avuto un riflesso sugli equilibri di potere a Kiev visto che Zelensky ha dimissionato mezzo governo ed anche il ministro degli esteri Kuleba. L'insistente richiesta ucraina di utilizzare missili a largo raggio rischia di fare precipitare ulteriormente la situazione, gli USA sono vicini a un accordo per fornire all'Ucraina missili a lungo raggio per gli F-16 che potrebbero raggiungere in profondità la Russia. L'anticipazione è dell'agenzia Reuters, che ha avuto conferma da fonti nell'amministrazione Biden..
I sistemi d'arma forniti dovrebbero essere gli AGM-158 JASSM razzi aria-terra da crociera a bassa osservabilità in dotazione all' aviazione USA. Intanto il ministro degli esteri polacco Sikorski, in un' intervista, ha detto che la Polonia e gli altri paesi confinanti con l'Ucraina hanno il "dovere" di abbattere i missili russi prima che entrino nel loro spazio aereo, nonostante la NATO sia contraria, sostenendo che Varsavia ha l'obbligo di garantire la sicurezza dei propri cittadini a prescindere dal timore che le intercettazioni sul territorio ucraino possano coinvolgere la NATO nella guerra russa contro l'Ucraina. Il motivo è il noto articolo 5 del Trattato, che impone, in caso di risposta russa contro un paese membro, l'intervento di tutti gli alleati e quindi una guerra frontale con Mosca.