2022
2021
Le pieghe della storia
Una mostra non esposta
2019
14 marzo, Roma, La scala
d'oro
2018
2017
Voglio Sapere chi è Stato
Agosto, proposta web
Parcoricco
Luglio, proposta web
PARCORICCO
Piedi per terra Musica in cielo
21 aprile, Roma, La scala d'oro
2015
Social 2015, 30 ottobre, Roma, La
scala d'oro
25 anni di pane quotidiano
35 anni di fughe dal quotidiano
Roma, La scala d'oro
Social 2015, 14 aprile, Bologna,
Estravagario
2014
Il
medio attore - Si è proposto come radicale innovatore, risulta un
convenzionale conservatore, un mediocre attore di vecchi copioni.
Esposto a Novara e a Roma.
Elaborato
foto-grafico su pannelli h 185 cm x 75 x
85
|
(prosegue
MOSTRE)
2013
Collettiva, 15 ottobre, Berlino,
Galerie Gondwana
Miti poco miti, 25 maggio, Modena,
Avery Gallery
8 maggio, Torino, Arte & Ceramica
9 aprile, Trieste, Caffè Stella Polare
2012
Impronte, 19 ottobre, Castello di
Vinovo, Torino
n dimensionen, settembre, Berlino, Galerie Gondwana
Kunstkammer
Friedenau Tango!
2011
Interno con svista, novembre, Roma,
Punto estatico
Miti poco miti, 16 settembre, Roma, Punto estatico
|
(prosegue
MOSTRE)
2010
Femina, 29 gennaio,
Roma, Punto Estatico
Impronte, 16 dicembre, Roma, Punto
Estatico
2008
Sonata
per archi e mattoni in n dimensioni
Roma, Ecosmorzo
Collettiva Giocando con
l'architettura
XXIII Congresso
Mondiale
dell'Unione
Internazionale degli Architetti
Torino. Cura: Studio laboratorio Anna Virando,
n
dimensioni, aprile, Milano,
Spazio Tadini.
La sedia 'Ipazia'
2007
n dimensioni, dicembre, Roma,
Ballatoio della
Sala Dionigi
n
dimensioni,
Torino,
Studio laboratorio di Anna Virando
Ass. Musei d'Arte
Contemporanea Italiani
2006
Un
piede in due
scarpe.
Lustri
e decadi,
accenti e significati con-fondi
Roma,
dicembre, Sala Dionigi
2005
Fame-fame, Roma, sede
Darklight.
Inoltre, la mostra è stata esposta a:
Torino
Studio
laboratorio di Anna Virando
2002
Ombre, Roma, sede
Darklight.
Inoltre, la mostra è stata esposta a:
Torino
Studio
laboratorio di Anna Virando, e
Piacenza
Jelmoni
Studio
Parma
Galleria
Alphacentauri di Marina Burani
FIF Federazione
Italiana della Fotografia
2002
Bacilli, Roma, sede Darklight
|
I link che seguono portano
a raccolte di
fotografie che non sono mai state esposte oppure parzialmente esposte
in occasione di mostre
retrtospettive.
APUANE
BARBAGIA
1971
ITALSIDER
TARANTO 1974
(oggi ILVA)
***
Le
tecniche di Ricc Sabba
Al
di là della fotografia convenzionale di reportage o di studio, che solo
di recente ho esposto in mostra, espongo in genere elaborazioni che si
risolvono in un prodotto foto-grafico, qui di seguito spiegato.
Tecnica e origine
delle tavole di Riccardo Sabbadini, in arte Ricc Sabba
Technik
und Entstehung von Riccardo Sabbadinis Tafeln, Künstlername Ricc Sabba
IMPRONTE. (Ombre).
Le impronte, a colori o in bianconero,
sono il risultato dell'illuminazione di corpi aderenti alla carta
fotografica. Dopo l'illuminazione la carta ha subito i tradizionali
bagni chimici di sviluppo e fissaggio. Alcune impronte sono state
montate su pannello di pvc. Le realizzazioni, che all'origine trovano
ispirazione in quelle opere di Man Ray dette rayografie, sono unici, in
quanto la tecnica non prevede l'uso della pellicola. Sono state
realizzate fra il 1980 e il 1985.
ABDRÜCKE.
(Schatten)
Die
Abdrücke, in Farbe oder schwarz-weiß, sind das Ergebnis der Belichtung
von Gegenständen auf Fotopapier. Anschließend an die Belichtung wurde
das Papier mit den üblichen chemischen Lösungen und Fixierungen
behandelt. Einige Drucke sind auf PVC Tafeln aufgezogen worden. Diese
Arbeiten, die ihre anfängliche Inspiration in den Werken von Man Ray,
genannte Rayographien, fanden, sind einzigartig, da ihre Technik nicht
den Gebrauch von fotografischem Film vorsieht. Sie sind zwischen 1980
und 1985 entstanden.
UOMOPORTIERA. (Ombre).
Siamo
alla fine degli anni '90. Ricordando una foto fatta nel
'72 di un uomo che è al volante, Ricc Sabba, grazie alle tecniche
digitali con le quali allora cominciava ad avere buona confidenza,
inserisce alla guida di auto personaggi di pitture famose. Un gioco
digitale proseguito fino agli inizi del 2000. Si
tratta di multipli.
MENSCHAUTOTÜR (Schatten)
Wir
befinden uns am Ende der 90ger Jahre. Mithilfe digitaler Techniken, die
Ricc Sabba immer besser zu benutzen wusste, begann er, vor dem
Hintergrund eines Fotos von ´72 an das er sich erinnerte und das einen
Mann am Steuer zeigt, diese Gestalt durch Charaktere aus bekannten
Bildern zu ersetzen. Ein digitales Spiel dass er bis in die ersten
Jahre von 2000 weiterführte. Es handelt sich um Vervielfachungen.
LUCEGRAFIE. (Ombre
– Fame).
Nella mostra Ombre è stata esposta solo
la prima di una ampia e ricca produzione di foto di questo tipo: Si
tratta di scatti fotografici, all'inizio su pellicola, in seguito
digitali, dove si tenta, attraverso il controluce e la
sovraesposizione, di rendere 'luminosi' soggetti comunemente
considerati opachi. Sono multipli prodotti dopo il 2000, generalmente
stampati su carta traslucida.
LICHTGRAFIK. (Schatten-Fame).
In der
Ausstellung Ombre (Schatten) wurde nur die erste Arbeit
einer umfangreichen und reichen Fotoproduktion diesen Typs ausgestellt:
Es handelt sich um Fotoaufnahmen, anfangs auf fotografischem Film und
später digital, bei denen durch Gegenlicht und Überbelichtung versucht
wird Gegenstände zu erleuchten, die normalerweise lichtundurchlässig
sind. Es sind Vervielfachungen die nach dem Jahr 2000 hergestellt
wurden und die gewöhnlich auf Transparentpapier gedruckt sind.
FUORI
TEMPO.
Giochi foto-grafici realizzati fermando
il soggetto 'in movimento' con le tecniche a disposizione. Le prime
realizzazioni di questo tipo Ricc Sabba le ha proposte in un lavoro
commissionato negli anni '80 dalla Coop. Il percorso è stato portato
avanti anche da altri fotografi.
Si tratta di multipli.
ÜBER
DIE ZEIT HINAUS.
Foto-grafische
Spiele die das Objekt mit verfügbaren Techniken ´in Bewegung´
festhalten. Die ersten Arbeiten dieser Art hat Ricc Sabba in einem Werk
dargestellt, das er im Auftrag von Coop in den 80ger Jahren schuf.
Diese Methode wurde auch von anderen Fotografen weitergeführt. Es
handelt sich um Vervielfachungen.
'n'
DIMENSIONI.
Nei primi anni 2000 Ricc Sabba, che ama
la lettura di testi di divulgazione scientifica, scopre che i computer
sono in grado di rappresentare il toro, che è una ciambella a 4
dimensioni. Il problema è che, nel momento in cui quel che si
visualizza sul monitor viene riportato in stampa, tutto si perde. Poi
legge 'Racconti matematici', una
raccolta di racconti curata da Claudio Bartocci, Einaudi editore, e si
imbatte ne 'La casa nuova',
dello scrittore di fantascienza Robert Heinlein. Nel racconto non ci
sono elementi che affrontano il problema della rappresentazione grafica
della quarta dimensione, ma è in quel momento che a Ricc scatta l'idea
di fare al computer la piega della piega, che in stampa non scompare,
anzi caratterizza il risultato: ecco le 'n' dimensioni, un assurdo
nella realtà. Multipli, come tutti i digitali.
´n´DIMENSIONEN.
Ricc
Sabb liest gerne wissenschaftliche Texte und in den Anfangsjahren nach
2000 entdeckte er, dass Computer einen Torus darstellen können, ein
wulstartig geformtesgeometrisches
Gebilde mit der
Form eines Rettungsringes. Das Problem ist nur, dass alles in dem
Moment verloren geht, in welchem man das auf dem Monitor gezeigte
druckt. Später las er ´Mathematische Geschichten´, eine Sammlung von
Erzählungen die von Claudio Bartocci und dem Einaudi Verlag
herausgegeben wurden und anschließend stößt er auf ´La casa nuova´(Das
neue Haus) des Science-Fiction Autors Robert Heinlein. In der Erzählung
kommen keine Elemente vor, die sich mit dem Problem der grafischen
Darstellung der vierten Dimension auseinandersetzen; aber in jenem
Moment kam Ricc die Idee am Computer die Knickung zu knicken, die im
Druck nicht verschwindet, sondern im Gegenteil, die das Ergebnis
kennzeichnet: Hier haben wir die ´n´Dimensionen, eine Absurdität in der
Realität. Vervielfachungen, wie alle digitalen Werke.
STUOIE.
Fine
anni '60. Ricc, più o meno ventenne, decide che il percorso della
fotografia è troppo tecnico per lasciare spazio alla creatività.
Ricorda a questo proposito la pubblicità della Kodak già allora vecchia
di un secolo: 'Voi schiacciate il bottone, al resto pensiamo noi'. ...E
Ricc taglia a fette le sue foto, ricomponendo secondo fantasia il
soggetto, oppure stampa lo stesso soggetto due volte, poi
taglia una foto in verticale, una in orizzontale e, come trama e
ordito, ricompone l'immagine, oppure costruisce un'immagine scomposta.
Il gioco lascia sorpreso Ando Gilardi, in Italia allora l'unico
fotografo capace di valutare una non foto di origine fotografica.
Passano anni, decenni, il gioco della stuoia viene ripreso da altri,
anche in Italia, ma in particolare in oriente dove arriva al pubblico
attraverso 'Ferro 3'. Nel film di Kim Ki-Duk (Corea, 2004) il
protagonista taglia maldestramente e ricompone in modo improbabile una
fotografia. Le stuoie di Ricc Sabba sono della fine anni 60 – primi
anni '70, solo su carta fotografica.Possibili
ma mai realizzati i multipli.
GEFLOCHTENE
MATTEN.
Ricc
entscheidet Ende der 60ger Jahre, ungefähr als Zwanzigjähriger, dass
der Weg der Fotografie zu technisch ist und der Kreativität nicht
genügend Raum lässt. Diesbezüglich erinnert er sich an die schon damals
ein Jahrhundert alte Kodak Werbung: ´Ihr drückt ab und um den Rest
kümmern wir uns´. .Und Ricc zerschneidet seine Fotos und fügt sie
seiner Fantasie nach wieder zusammen oder er druckt dasselbe Objekt
zweimal übereinander, dann zerschneidet er ein Foto in der Vertikalen
und ein anderes in der Horizontalen und wie Gewebe und Geflecht stellt
er das Bild wieder zusammen oder er schafft ein ungeordnetes Bild.
Dieses Spiel überrascht Ando Gilardi, der einzige Fotograf im damaligen
Italien, der ein nicht-Foto fotografischen Ursprungs einschätzen
konnte. Es vergehen Jahre, Jahrzehnte und das Spiel der geflochtenen
Matten wird von anderen, auch in Italien, aber hauptsächlich im Orient
aufgenommen, wo es durch den Film ´Ferro 3´ zum Publikum gelangt. Im
Film von Kim Ki-Duk (Korea 2004) zerschneidet der Protagonist
ungeschickt eine Fotografie, die er auf unwahrscheinliche Weise wieder
zusammenfügt. Die geflochtenen Matten von Ricc Sabba werden von Ende
der 60ger bis Anfang der 70ger Jahre nur auf Fotopapier verwirklicht.
Vervielfachungen sind möglich, wurden aber nie produziert
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2000:
'Bacilli,
piccoli gialli quotidiani'
2002:
'Ombre,
grige, nere, alcune colorate'
2005:
'Fame-fame'
2006:
'Un
piede in
due scarpe - lustri
e
decadi, accenti e
significati con-fondi'. Catalogo della
mostra
2007:
'Buio'. Testo prodotto con la mostra 'n dimensioni'.
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